Corpo senza materia, insegnamento inafferrabile dalla solidità millenaria, lo Zen non ha mai smesso di affascinare chiunque fosse alla ricerca di un senso.
Forse è stato per la sua natura così effimera, fatta di paradossi volti a scardinare la logica del senso comune, o per la sua fulminea lapidarietà, capace di arrestare il flusso nocivo di ragionamenti di una mente inquinata, che l’America della seconda metà del Novecento – già infestata dagli spettri del consumismo, della crisi ambientale, della mancanza di libertà e autoaffermazione –, ne rimase completamente ammaliata.
Scrittori, poeti e intellettuali, assetati di misticismo e verità, cercavano insegnanti, guide e testi per immergersi in quel modello di vita e pensiero tanto esotico e alieno ma che sembrava rispecchiare così bene quel profondo desiderio di cambiamento che sentivano di volere prima di tutto nella loro interiorità.
I maestri giapponesi arrivati nel continente erano fari in quel nuovo mare di conoscenze che, come l’onda di Hokusai, sommergeva tutte le convinzioni del vecchio mondo. E pure i viaggi verso l’Oriente si fecero frequenti, perché tale era la volontà di avvicinarsi alla purezza di quel sistema valoriale.
Anche per Paul Reps, grande appassionato di spiritualità orientale, fu così, e nel 1957, dopo anni di peregrinazioni e studi, grazie all’aiuto del maestro Nyogen Senzaki, diede alle stampe questa fortunatissima raccolta di quattro testi brevissimi ma dalla portata incalcolabile, una raccolta che ora è un classico al pari di Siddharta di Hermann Hesse.
Sono le 101 storie zen, la Porta senza porta, i 10 tori di Kakuan e Trovare il centro, opere di un passato lontano e misterioso, che hanno viaggiato nel tempo e nello spazio contribuendo a modellare l’immaginario collettivo che l’Occidente si è fatto dello Zen. Perché chiunque abbia una vaga idea di che cosa sia il buddhismo zen, molto probabilmente penserebbe al mondo sospeso e surreale che si lascia intravedere in queste folgoranti narrazioni, linfa vitale per maestri, praticanti e curiosi.
Zen in carne e ossa è un paradosso, un solo libro che disvela l’essenza di un’entità complessa e rarefatta, e che, ancora oggi, dopo oltre settant’anni di vita editoriale, è il primo titolo che finirebbe tra le mani di chiunque voglia farsi un’idea di questo corpo di insegnamenti così stabile ed evanescente al tempo stesso.
e-book disponibile